Matteo Berton
Tutto gli riesce facile come se disegnasse da decenni,
grazie a un talento del quale lui stesso non sembra consapevole.
Si pensa spesso che la
creatività faccia il paio
con la sregolatezza…
Poi conosci Matteo Berton, pisano, classe 1988; e capisci che se tutto gli riesce così facile, forse è anche merito del suo essere illustratore con metodo. Un esempio? I quaderni da viaggio che porta sempre con sé, pronto a fissare sulla carta qualunque cosa colpisca la sua attenzione.
Prima di tutto, però, c’è il suo talento: un talento raro, fuori del comune; un talento che gli permette di disegnare con la naturalezza di illustratori con molta più esperienza di lui, ma del quale lo stesso Matteo non sembra ancora del tutto consapevole.
L’arte, la comunicazione e il design sono da sempre la sua passione e da alcuni anni anche il suo lavoro: quando disegna spazia dai fumetti ai libri per bambini, fino alle illustrazioni editoriali e commerciali.
Matteo racconta del suo
lavoro con una semplicità
disarmante, come della
cosa più normale del mondo.
Ma ti basta parlare con gli addetti ai lavori o sfogliare le sue referenze per accorgerti che di ordinario, nella sua carriera, c’è ben poco.
Fra gli altri, ha lavorato per Fast Company, The New York Times, Timberland, Feltrinelli, La Pasteque, Eli Edizioni e Laterza.
Ha vinto due medaglie d’oro dalla Society of Illustrators di New York nelle categorie Editorial e Advertising; i suoi lavori sono stati selezionati da American Illustrator e dal Bologna Children’s Book Fair.
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